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Somalia: uomini di Al Qaeda assaltano hotel con dentro parlamentari, 33 morti

Tra le vittime del commando ci sarebbero almeno 4 membri del Parlamento

MILANO – Riesplode la violenza in Somalia. Sarebbero almeno 33 le vittime dell'attacco sferrato dai Giovani Mujahidin (Al Shabab) contro un albergo del centro di Mogadiscio, che ospita solitamente gli esponenti del governo transitorio somalo e i membri del Parlamento locale. Tra le vittime anche almeno 4 deputati. La notizia è stata confermata dal primo vice primo ministro, Abdurhaman Adam Ibrahim Ibbi, raggiunto per telefono dal Corriere. Imprecisato il numero dei feriti tra i quali comunque ci sono 2 membri del Parlamento somalo.

{mosimage}IL MASSACRO – Un commando di militanti islamici Shebab, ha attaccato l'hotel Muna, a Mogadiscio dove abitano parecchi i deputati del parlamento somalo. Come detto, almeno 4 sono stati ammazzati. Tra le vittime forse anche esponenti del governo somalo. Il commando è arrivato in un primo tempo davanti all'hotel Sahafi 2, vicinissimo a quella che era la Casa d'Italia, ed ex ambasciata cinese, ma è stato respinto dalla sicurezza. Anche lì abitano diversi deputati. Il gruppo ha così deviato verso l'Hotel Muna, dove la sicurezza è stato travolta. Alcuni membri del commando che avevano cinture esplosive si sono fatti saltare. «Dentro l'hotel è un massacro – ha raccontato Yussuf Hassan,m lo stringer del Corriere della Sera nella capitale somala – le forze speciali somale hanno circondato l'hotel con il filo spinato. Sono arrivate anche le forze dell'Amisom, con i tiratori scelti ma dalle finestre dell'hotel i cecchini sparano incessantemente verso l'esterno. Tra i morti ci sono anche cinque donne, due bambini e un paio di lustrascarpe che si trovavano davanti all'albergo al momento dell'attacco. Sono stati falciati dagli assalitori che sono entrati nell'hotel sparando all'impazzata. Ho parlato con chi è riuscito a scappare e mi ha detto che fiumi di sangue scendono dalla scala principale dell'hotel». Ora si teme un attacco contro il capo del governo somalo Sharif, che è protetto dalle forze del contingente africano Amisom a Villa Somalia. L'attacco di oggi potrebbe essere un sanguinoso sviluppo dei combattimenti avviati lunedì a Mogadiscio dai ribelli islamici, che intendono conquistare la capitale somala e controllare l'intero Paese africano.

ASSEDIO AI TERRORISTI – Le forze del governo transitorio somalo avrebbero successivamente catturato due dei miliziani islamici responsabili dell'assalto. Secondo quanto riferisce la tv satellitare «Al Arabiya», i miliziani filogovernativi hanno circondato l'hotel Muna all'interno del quale si troverebbero ancora almeno altri due responsabili dell'attacco. Stando al ministro dell'Informazione somalo, Abdirahman Omar Osman, i ribelli «stanno opponendo una dura resistenza e hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con i soldati governativi».

ARRESTATO LO STRINGER DEL CORRIERE – Intanto lo stringer del Corriere della Sera Yussuf Hassan, è stato arrestato dalla polizia mentre stava tentando un collegamento audio con il Corriere.it. Poiché c'era vento e la comunicazione era difficile, gli era stato chiesto di spostarsi. Lui si è riparato dietro un muro. La sua posizione è sembrata sospetta ad alcuni poliziotti che passavano di lì e l'hanno sentito parlare in italiano. L'hanno quindi arrestato e portato al posto di polizia. Poco dopo al telefono di Yussuf ha risposto un poliziotto che non ha voluto sentire ragioni nonostante le spiegazioni fornitegli.

Fonte: www.corriere.it