Lo spread Btp-Bund risale a quota 440, e il rendimento del Btp a 10 anni è al 5,85%. Il differenziale tra i decennali di Spagna e Germania è a 489 punti.
RENDIMENTO BUND A NUOVO MINIMO STORICO – Ulteriore discesa del rendimento del Bund a 10 anni che aggiorna il minimo storico a 1,42%. La fuga dal rischio premia i governativi tedeschi ed enfatizza il movimento degli spread: il differenziale con il Btp si è ampliato fino a 449 punti base, per poi ripiegare a 444, e quello con i Bonos ha superato quota 490.
Tassi in sensibile rialzo nell' asta titoli spagnoli: l'operazione ha visto collocati 2,49 mld di Bonos con scadenza 2015 e 2016. Sulla scadenza gennaio 2015 il rendimento è volato al 4,375% dal 2,89% di aprile. Sulla scadenza luglio 2015 il tasso è salito al 4,876% dal 4,037% di maggio. Per la tranche aprile 2016 il tasso è al 5,106%.
EUROPA RIDUCE CALO CON DATI USA; MILANO -1,4% – Riducono il calo le principali borse europee, nonostante l'aumento delle richieste settimanali e continue di sussidi di disoccupazione negli Usa e con i futures su Wall Street negativi. A Milano il Ftse Mib cede l'1,48% a 13.080 punti, poco più che a Londra (-1,35%) e meno che a Madrid (-1,58%). Più contenuto l'arretramento di Parigi (-1,14%) e Francoforte (-1,04%), mentre Amsterdam cede l'1,72% e Stoccolma e Zurigo sono chiuse per festeggiare l'Ascensione.
USA, RICHIESTE SUSSIDI DISOCCUPAZIONE FERME A 370.000 – Negli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono rimaste invariate a 370.000 unità. E' stato infatti rivisto al rialzo il dato della settimana scorsa da 367.000 a 370.000. Gli analisti – scrive Bloomberg – avevano previsto un calo a 365.000 unità.
ASIA SALE CON PIL GIAPPONE, TOKYO +0,8% – Hanno prevalso gli acquisti sulle principali borse di Asia e Pacifico, favorite dal dato sulla crescita del Pil giapponese nel primo trimestre, salito del 4,1% su base annua (+1,1% rispetto al precedente). Una circostanza che ha fatto dimenticare per un giorno agli investitori orientali le difficoltà delle Grecia, che rischia di dover lasciare l'Euro per tornare alla Dracma. Occhi puntati a Tokyo su Hitachi Construction (+7,1%), Oki Electric Industry (+6,48%), Sharp (+5,68%), Nomura (+5,58%) e Toshiba (+5,57%). In luce anche gli esportatori Sony (+3,85%), Mazda (+3,77%), Panasonic (+3,48%) e Nissan (+3,32%), mentre è scivolata Tepco (-2,94%), il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, interessata ad investire nel gas naturale liquefatto australiano di Chevron. Positive ad Hong Kong il colosso alimentare Want Want China Holdings (+5,33%) ed il tecnologico Tencent Holdings (+4,01%), mentre a Sidney è scivolata Aurora Oil & Gas (-9,79%), che ha annunciato un aumento di capitale con uno sconto dell8,5% sul prezzo di chiusura della vigilia. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. – Tokyo +0,86% – Taiwan +1,69% – Seul +0,26% – Sidney -0,20% – Singapore +0,55% – Bangkok +0,61% – Giakarta chiusa per festività.
GIAPPONE: +1% PIL GENNAIO-MARZO, +4,1% ANNUALIZZATO – Il Giappone segna una crescita del Pil dell'1% gennaio-marzo e una del 4,1% su base annualizzata, in scia alla ripresa dei consumi e degli investimenti pubblici. Lo rende noto l'Ufficio di gabinetto, diffondendo dati migliori delle attese degli analisti.
Fonte: Ansa