La caccia all’uomo prosegue. Sono ancora in fuga i due terroristi sfuggiti ieri alla cattura in un appartamento perquisito a Bruxelles. La procura belga ha aggiunto che sono “attivamente ricercati”. Ha intanto un nome il terrorista ucciso nel corso della sparatoria nel sobborgo di Forest: è un algerino nato nel 1980, Belcaid Mohamed, residente illegalmente in Belgio. Lo ha reso noto la procura belga nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, dando gli ultimi aggiornamernti sull’inchiesta. Smentite, dunque, le indiscrezioni del sito web VTM Nieuws che dava per arrestati i sospetti terroristi.
Ieri pomeriggio quella che si presentava come una perquisizione di routine nell’ambito dell’attacchi di Parigi si è rapidamente trasformata in una sparatoria. Nel mirino degli investigatori francesi e belgi, c’era una casa che si ritiene sia stata utilizzata per la preparazione degli attentati del 13 novembre scorso: un appartamento ritenuto ‘freddo’, ovvero nel gergo della polizia non più occupato, a rue Dries un quartiere densamente popolato vicino la stazione meridionale a Forest. Ma quando gli agenti hanno sfondato la porta dell’appartamento con un ariete sono finiti sotto il fuoco degli occupanti. Nella sparatoria sono rimasti feriti quattro agenti, tra i quali una donna; di essi solo due rimangono in ospedale ma in condizioni grave.Nel conflitto a fuoco è morto un sospetto terrorista – non si tratta del presunto ‘cervello’ della strage di Parigi, Salah Abdeslam – mentre altri due si sono dati alla fuga sui tetti. Secondo la stampa locale potrebbe trattarsi dei fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui, entrambi ricercati per terrorismo e crimini comuni (rapine).
La procura belga ha comunicato alla stampa che una bandiera dell’ Isis e un libro di propaganda sul salafismo sono stati ritrovati nel covo perquisito ieri pomeriggio a Bruxelles. Intanto l’operazione anti-terrorismo in territorio belga relativa agli attentati di Parigi sta continuando: lo ha detto il premier belga, Charles Michel. “Le operazioni continuano” ha spiegato il premier. “L’indagine prosegue e il pericolo rimane”, ha aggiunto, confermando che le operazioni sono andate avanti per tutta la notte. (AGI)