{mosimage}Quindici ordinanze emesse dal gip per una serie di omicidi avvenuti dopo la scomparsa di Bardellino
CASERTA – Sono quindici le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nell’ambito del’inchiesta «Spartacus End», condotta dalla Dia, che ha fatto luce su una serie di omicidi commessi alla fine degli anni ’80 dal clan dei Casalesi, nell’ambito nella lotta di potere scatenatasi nel Casertano per la sostituzione del «boss» Antonio Bardellino, a seguito della sua morte.
LOTTA PER LA SUCCESSIONE – L’ultimo omicidio «eccellente» che consacrò l’affermazione sul territorio del gruppo Schiavone-Bidognetti, allora emergente, e sul quale la Dia ha fatto ora luce, grazie anche alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è quello di Vincenzo De Falco, soprannominato «o' fuggiasco». Quest’ultimo avrebbe voluto insediarsi al posto di Bardellino, ma il gruppo guidato da Francesco Schiavone, «Sandokan» e da Francesco Bidognetti, «Cicciotto ’e mezzanotte», lo uccise e si pose definitivamente a capo della camorra casertana. La Dia ha svelato anche i risvolti di un quadruplice omicidio, avvenuto in quegli anni, nei confronti di esponenti della Nuova camorra organizzata, all’epoca guidata da Raffaele Cutolo. L’operazione di stamane chiude definitivamente l’inchiesta «Spartacus» che, negli anni scorsi, portò, in vari scaglioni, all’arresto di circa 800 persone, molte delle quali furono poi condannate in un mega processo.
LA DIA ARRIVA ALL'ALBA – L'operazione è iniziata all'alba. Le persone contro le quali sono stati emessi i provvedimenti della magistratura sono accusate di numerosi omicidi commessi negli ultimi anni dall’organizzazione camorristica casertana per ottenere il controllo egemonico del territorio. Tra gli esponenti in manette anche il boss Nicola Caterino che guidava, nell'area di Cesa, il clan Caterino-Ferraro.
Fonte: www.corriere.it