Dal Pd sostegno a Gentiloni
Intanto, il presidente uscente torna a esternare e lo fa con una intervista al Quotidiano Nazionale. Poi, a Roma per la direzione del Pd, che ha manifestato il siostegno unanime a Gentiloni. “Se vogliamo fare una discussione seria, la dobbiamo fare – dichiara Renzi – Dobbiamo darci del tempo. Nel momento in cui il presidente Gentiloni giurerà, nostro compito sarà stabilire o si fa il congresso o non si fa” si legge sull’Huffington Post. “Io sarei dell’idea di rispettare lo statuto: domenica l’assemblea decide se farlo o no. Io vorrei farlo, ma sarà l’assemblea a deciderlo”, ha detto Renzi indicanndo che ‘”abbiamo un appuntamento imminente con le elezioni, è chiaro che nei prossimi mesi andremo a un passaggio di elezioni politiche”. Intanto, lascia una dettagliatissima lettera-passagio di consegne al successore.
Brunetta: “Gentiloni unisca il Paese”
L’opposizione registra subito un cambio di tono ma annuncia che “non ci saranno sconti”, precisa Renato Brunetta su Twitter. “Renzi ha diviso il Paese e ha perso. Ci aspettiamo che Gentiloni sia in grado di riunificarlo”. ha detto il presidente di Forza Italia aggiungendo: “Dal referendum è uscito uno sconfitto solo, Renzi. E ha vinto la democrazia, malgrado l’occupazione del premier dei mezzi di comunicazione. Ci aspettiamo da Gentiloni – conclude Brunetta – una discontinuità, soprattutto per quanto riguarda la Rai”.
L’attacco di Speranza: “troppa arroganza, serve discontinuità”
Nella direzione Pd il dibattito si scalda con l’ex capogruppo alla Camera, Roberto Speranza: “Non si può ignorare quello che è accaduto il 4 dicembre, serve discontinuità. Vediamo ancora troppa arroganza. Non ci porta lontano la sicurezza di chi crede di avere in tasca il 40%“. E ancora: “Davanti alle manifestazioni organizzate e agli attacchi sul web io chiedo a Matteo Renzi di dirci se non c’è più spazio nel Pd per chi ha votato no, lo si dica con chiarezza”.
Zingaretti fa autocritica: battuti a causa del “nostro isolamento”
Sulla vittoria del No “ha inciso non poco è stato il nostro isolamento. Già nelle amministrative c’era stato un campanello di allarme”: il presidente dela regione Lazio, Nicola Zingaretti fa autocritica attraverso il suo blog sull’Huffington Post. “Non abbiamo saputo parlare alla marcata dualità dell’Italia; rivolgendoci contemporaneamente alla parte produttiva, ricca, integrata alle aree più forti dell’Europa e a quella, geograficamente trasversale, più dolente, povera, con scarse prospettive. Qualcosa evidentemente non ha funzionato. Non è poca cosa; perché la sinistra ha in questo la sua ragione fondamentale per esistere”.
Grillo: “un flashmob per la democrazia”
Sul suo blog, Beppe Grillo critica le consultazioni per la nuova squadra di governo e annuncia una manifestazione per la democrazia : “Queste che vanno avanti in queste ore non sono consultazioni, ma un’invasione degli ultracorpi: potrebbero anche non finire mai i primi ministri già pronti nel paradiso sotterraneo delle banche. Noi abbiamo deciso di non partecipare a questa sceneggiata”. Poi aggiunge: “Compariremo in una piazza d’Italia e terremo lì una seduta parlamentare: sarà un Flash Mob per la Democrazia dove a parlare e ad essere ascoltati saranno i cittadini. Entro il 24 gennaio organizzeremo una grande manifestazione per la dignità dei cittadini. Domani partirà il countdown. È ora di applicare l’articolo 1 della Costituzione che abbiamo difeso: la sovranità appartiene al popolo!” (AGI)