{mosimage}Morti due bimbi ricoverati a Roma e Firenze. Il ministro: «Nella sezione di rottura fenditura sottile e profonda»
VIAREGGIO – Sono 17 i morti della tragedia di Viareggio. Alle 14 vittime registrate martedì si sono aggiunti due bambini ricoverati a Firenze e a Roma (la piccola di 3 anni non ce l'ha fatta, il fratello era morto per cercare di salvarla) e un uomo, deceduto nel reparto di rianimazione dell'ospedale viareggino: era in condizioni gravissime. I due piccoli (quello ricoverato a Firenze aveva 2 anni e mezzo) avevano entrambi ustioni sul 90% del corpo. I feriti sono 27, di cui alcuni gravissimi e ancora in pericolo di vita. Nel policlinico di Lido di Camaiore sono ricoverate sei persone, di cui una in rianimazione, altri cinque feriti sono in altri reparti (due in pediatria). Gli altri 21 feriti sono ricoverati in altri ospedali: cinque a Pisa, tre a Torino, Milano, Genova, due a Cesena e Carrara, uno a Massa, Parma, Padova. Continuano intanto le ricerche dei dispersi. All'appello dovrebbe mancare una sola persona, ma secondo testimoni sotto le macerie potrebbero esserci due persone.
MESSA IN SICUREZZA – Sul luogo del disastro vanno avanti gli interventi di messa in sicurezza. Nella notte i vigili del fuoco hanno svuotato sei cisterne cariche di gpl. Le operazioni alla stazione di Viareggio andranno avanti probabilmente per tutta la giornata, perché dei quattro vagoni che si sono rovesciati sui binari tre sono ancora carichi di gpl: sarà la fase più delicata dell'operazione.
«CARRO CORROSO DA RUGGINE» – Va avanti l'inchiesta della magistratura per scoprire le cause del disastro. Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha riferito alla Camera che un asse del carro cisterna da cui è fuoriuscito il gpl che ha provocato l'esplosione si è spezzato e la superficie di rottura presenta «un aspetto liscio con tracce di ruggine». Il ministro ha spiegato che sono stati condotti i primi accertamenti su una «sala montata» (vale a dire il complesso composto dall'asse e delle ruote) del primo carro, quello che si è ribaltato. L'asse si è spezzato nella parte che sporge dalla ruota (il "fusello"), coperta dalla boccola, la quale consente all'asse stesso e alle ruote di girare. La sezione di rottura, ha detto il ministro, ha evidenziato una «cricca esterna», cioè una fenditura sottile e profonda, «che ha portato la sezione esistente a ridursi notevolmente fino al totale cedimento». La superficie di rottura, poi, è «liscia con tracce di ruggine». In presenza dell'autorità giudiziaria, ha affermato ancora Matteoli, «è stato aperto il coperchio della boccola che si è distaccata, per rilevare la sigla presente sulla testata del fusello, relativo agli ultimi ultrasuoni eseguiti sull'asse». Questi controlli con gli ultrasuoni servono proprio a verificare l'integrità dell'asse. La stessa informazione è stata riportata dall'assessore toscano alla Protezione civile, Marco Betti, in apertura del Consiglio regionale, e dal sindaco di Viareggio Luca Lunardini, che ha riportato una dichiarazione dell'ad di Trenitalia Moretti.
SFOLLATI – La notte è trascorsa tranquilla per i circa mille sfollati, di cui 300 ospitati in case di amici, alberghi messi a disposizione dal Comune, nella palestra di una scuola dove è stata allestita anche una mensa, o nella tendopoli alzata davanti al Comune. Chi abita nella "zona rossa", confermano dalla protezione civile, non potrà tornare nelle proprie case fino a quando il gas che si trovava nei vagoni cisterna non sarà stato travasato completamente.
MATTEOLI – Sulla tragedia di Viareggio è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, (che in precedenza aveva annunciato il varo di una commissione d'inchiesta sull'incidente ferroviario) in un’informativa alla Camera. Le vittime accertate del disastro di Viareggio «al momento sono 16, molti dei 27 feriti sono gravi» ha spiegato Matteoli. «Colgo l’occasione – ha proseguito il ministro – per esprimere un sentimento di forte solidarietà e voglio dire loro che il governo è vicino. Un ringraziamento particolare ai vigili del fuoco che ancora una volta hanno mostrato efficienza e abnegazione». Gli attuali vertici delle Ferrovie dello Stato «godono della fiducia del governo» ha ribadito Matteoli. «I vertici delle Fs – ha sottolineato il ministro – sono stati nominati dal precedente governo e godono della stima anche dell'attuale governo».
SINDACO – Intanto a Viareggio il sindaco ha fatto il punto sull'incidente. «Non c'è un elenco ufficiale con i nomi dei deceduti perchè non è stata fatta ancora l'identificazione» ha dichiarato Lunardini. Il sindaco di Viareggio ha poi sottolineato che «in tempi celeri avverrà la riapertura di un binario e nel corso della notte la rivisitazione dell'area di sicurezza». I vigili del fuoco continuano intanto a scavare in una casa, la numero 17 di via Ponchielli. Il sindaco ha poi sottolineato che «da 4 a 6 persone non sono state identificate mentre sulle altre ci sono ancora diversi dubbi. C'è comunque un'indagine in corso e servirà il Dna per stabilirne il riconoscimento». Lunardini ha sottolineato anche che non c'è stato nessun fenomeno di sciacallaggio, quanto ai dubbi su voci anomali di esplosioni in corso, il primo cittadino ha spiegato che «le fiamme che si vedono sono solo spurghi». Gli evacuati sono circa mille e con orgoglio Lunardini ha sottolineato che solo 67 hanno avuto la necessità di essere ospitati in strutture alberghiere; per quanto riguarda gli altri, i cittadini anche sconosciuti si sono messi a disposizione e «questo ci inorgoglisce». Il comune aveva comunque messo a disposione 1.900 posti letto al coperto. Quanto ai funerali non è stata ancora stabilita una data in quanto le salme sono a disposizione della magistratura.
Fonte: www.corriere.it