Comunità Italiana

St.Tropez, identificato un altro corpo: e’ di uno dei dispersi di Vernazza

E' di uno dei dispersi di Vernazza, il gelataio Giuseppe Giannoni di 70 anni, il secondo dei tre cadaveri ritrovati sulla spiaggia di Saint Tropez. L'identificazione e' stata effettuata questa mattina dalla moglie e dal figlio sulla base delle foto inviate dalla gendarmerie francese.

Il riconoscimento del cadavere e' avvenuto presso il Comando provinciale dei Carabinieri di La Spezia. La moglie e il figlio del disperso lo hanno identificato, attraverso le foto della Gendarmerie francese, in base agli indumenti, a un mazzo di chiavi e ai monili che aveva addosso. Giannoni si trovava nel suo negozio quando, lo scorso 25 ottobre, e' stato trascinato via dalla furia delle acque dell'alluvione che ha devastato le Cinque Terre.

''Eravamo nel locale con mia moglie, mio figlio di tre anni e mio papa' – raccontava all'ANSA il figlio del gelataio nelle ore immediatamente successive alla tragedia -. L'acqua e' arrivata improvvisa. Sono riuscito a spingere mia moglie con il figlio in braccio nel negozio a fianco per fuggire al primo piano, mi sono voltato e ho visto mio padre trascinato via''.

All'appello, quindi, manca soltanto un disperso: Giuseppina Carro, 81 anni, travolta mentre si trovava sul terrazzo di casa all'imbocco del paese. Ieri, infatti, e' stato identificato tra i corpi riemersi dal mare in Francia il cadavere di Sauro Picconcelli, 55 anni, il venditore di souvenir di Vernazza.

DISPERSI MATERANO, TROVATO CORPO DELL'UOMO – E' stato trovato poco fa il cadavere di Carlo Masiello, l'uomo di 87 anni, di Altamura (Bari), travolto domenica scorsa a Matera mentre era su un'automobile – insieme alla figlia, Rosa, di 44 anni – finita in una canale e poi in un torrente durante un forte temporale che ha ingrossato i corsi d'acqua.

Il cadavere di Masiello e' stato trovato dai Vigili del fuoco ad alcuni chilometri dal luogo dove l'auto era stata trascinata via e sommersa dall'acqua. Le ricerche continuano per individuare anche il cadavere della figlia.

SOTTOSCRIZIONE PER FLAMUR, HA PERSO MOGLIE E FIGLIE – Flamur Djala ha perso tutto nell'alluvione di venerdi' scorso. Ha perso prima di tutto gli affetti, la moglie Shpresa e le due figlie Janissa e Gioia, di uno e otto anni, e poi il magazzino con tutti gli attrezzi dell'impresa edile che aveva aperto con i due fratelli.

Ma Flamur non vuole lasciare Genova, anzi vuole ricominciare la sua vita proprio dalla citta' che lo ha accolto e che aveva scelto per la sua famiglia. Per questo i suoi amici e parenti hanno fondato un'associazione, chiamandola con il nome della figlia piu' grande, Gioia, e aperto un conto corrente per raccogliere fondi per quel che resta della sua famiglia. Gli amici lanciano un appello: ''Aiutate Flamur per permettergli di ricominciare a lavorare''. Il conto corrente dove fare la donazione e': It84u020080140100010756575

Fonte: Ansa