Comunità Italiana

Telecom: addio Bernabè

“Una spaccatura in seno al consiglio di amministrazione sulla strada da intraprendere avrebbe determinato una paralisi dell’azienda e l’impossibilità di giungere a una soluzione condivisa. E’ per questo motivo che ho deciso di fare un passo indietro”. Lo scrive l’ormai ex presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, che si è oggi dimesso dalla carica, in una lettera inviata ai dipendenti.

Bernabè ha rappresentato al cda “la necessità di dotare la società dei necessari mezzi finanziari a sostenere una strategia di rilancio”. E prosegue: “Non c’è stata sufficiente attenzione da parte delle istituzioni per la salvaguardia di un patrimonio che è, prima di tutto, un patrimonio della collettività”.

Prima di lasciare Telecom Italia, scrive Bernabè, “vorrei ringraziare tutti voi per il sostegno e l’affetto che mi è stato dimostrato in questi anni e ribadire a tutti che occorre continuare a difendere questo grande patrimonio per il Paese che è Telecom Italia”. Azienda che, conclude, “ha segnato il progresso del nostro Paese e continuerà a contribuire alla costruzione del suo futuro”.

Franco Bernabè ha formalizzato le dimissioni nel corso del cda del gruppo di tlc, il primo dopo il riassetto della holding Telco che ha visto la salita al 66% della spagnola Telefonica. Il Cda è proseguito sotto la direzione del vice presidente Aldo Minucci.

Consigliere esecutivo non indipendente e presidente del Comitato esecutivo, Bernabè possiede 468mila azioni ordinarie e 480mila azioni risparmio (di cui 30mila indirettamente), si legge nella nota del gruppo di tlc. Il Consiglio ha espresso i suoi vivi ringraziamenti a Bernabè per “il grande impegno e l’elevato apporto manageriale profuso in questi anni alla guida della società”.

Una figura, quella del top manager abruzzese, che, fanno rilevare fonti industriali, può contare sulla lunga esperienza maturata nel settore delle telecomunicazione. Gamberale approda, infatti, sul pianeta Iri nel ’91, dove viene nominato amministratore delegato di Sip e dal 1994 è direttore generale di Telecom Italia e nel luglio 1995 ha assunto la carica di amministratore delegato di Telecom Italia Mobile, carica che ricopre fino all’aprile 1998.

Dopo la privatizzazione del gruppo, Gamberale assume la carica di direttore generale operazioni di Telecom Italia. Nel 1998 viene nominato vice-presidente di Telecom Italia Mobile e direttore generale di Telecom Italia, con delega al coordinamento strategico e operativo della telefonia fissa e mobile. E, venendo alla più stretta attualità, Gamberale è intervenuto, parlando in Senato nel corso di un’audizione, proprio sullo scottante dossier dello scorporo della rete di Telecom.

In mattinata i dipendenti di Telecom si sono riuniti in presidio di fronte alla sede di Piazza Affari a Milano. Sic-Cgil, Fistel-Cisl insieme alla Uilcom Uil di Milano e provincia hanno radunato diverse centinaia di persone in protesta contro “la svendita della nostra azienda”. I lavoratori si dicono pronti allo sciopero contro questa “operazione finanziaria”. Tra i manifesti esposti, anche uno che recita: “I diavoli della finanza cambiano, l’inferno dei lavoratori rimane”. (Adnkronos)