{mosimage}Ci sarebbero anche dei feriti. Per le strade della capitale iraniana decine di migliaia di manifestanti
TEHERAN – Torna a salire le tensione in Iran. Decine di migliaia di manifestanti stanno sfilando per le strade della capitale Teheran e si dirigono verso l'università gridando slogan pro Moussavi (il candidato sconfitto alle elezioni di giugno) in occasione di un corteo organizzato dal governo a sostegno dei palestinesi. Testimoni riferiscono di aver visto le forze di sicurezza caricare e picchiare i sostenitori di Moussavi, arrestandone anche una decina e ferendone almeno due.
Aggrediti Khatami e Moussavi. L'ex presidente riformista Mohammad Khatami, arrivato in piazza insieme ai suoi sostenitori, è stato aggredito e costretto ad abbandonare la manifestazione. Secondo quanto si legge su Twitter e sul sito internet riformista Parlemaan, Khatami è stato circondato da persone (probabilmente vicini al figlio del direttore del quotidiano ultraconservatore "Kayhan") che gli hanno strappato i vestiti e fatto cadere il turbante. Difeso da alcuni manifestanti, è riuscito ad allontanarsi illeso. E anche il capo dell'opposizione Mir Hossein Moussavi, sconfitto alle elezioni del 12 giugno che hanno scatenato la protesta dei "fazzoletti verdi", ha subito un attacco da parte dei sostenitori del governo. I manifestanti filogovernativi hanno circondato la sua auto colpendola con calci e pugni al grido di "morte a Moussavi l'ipocrita", costringendolo ad allontanarsi.
E' la prima grande manifestazione di piazza dell'opposizione dal 9 luglio. C'è grande tensione nel centro della città ora che un altro corteo, filogovernativo, sta sfilando in direzione dell'università, dove a mezzogiorno dovrebbe tenere un discorso il presidente Ahmadinejad.
I manifestanti hanno approfittato delle celebrazioni anti israeliane per la Giornata di "Quds", cioè Gerusalemme, che si svolgono ogni anno in segno di solidarietà nei confronti del popolo palestinese. Vestiti di verde, i contestatori, tra cui moltissime giovani donne, fin dall'inizio dei cortei hanno occupato i punti strategici della capitale, per poi muoversi fino alla centralissima piazza Vali Asr e all'università. La folla grida slogan a sostegno di Moussavi, reclamando anche la scarcerazione dei dissidenti imprigionati nei mesi scorsi. Ma contro di loro hanno subito marciato gli agenti in tenuta anti sommossa e i membri della milizia islamica Basiji. Proprio ieri era stato diramato un avviso che metteva in guardia il popolo iraniano dal tentare manifestazioni di protesta in occasione dei cortei anti israeliani, avvertendo che sarebbero state stroncate "con decisione".
Il discorso di Ahmadinejad. Il contestato presidente iraniano, intanto, ha iniziato a parlare all'università di Teheran. Parole dure contro Israele, considerato "responsabile delle guerre in Iraq e Afghanistan, istigate dai sionisti". Rivolgendosi ai paesi occidentali, poi, ha dichiarato che "l'Olocausto è stato usato come pretesto per fondare lo stato di Israele". E ha aggiunto: " Se veramente è avvenuto lo sterminio, perché non si consentono ricerche per verificare i fatti?". Tornando alle proteste sui brogli, poi, ha afermato: "Quelle del 12 giugno sono state le elezioni più libere della storia dell'umanità".
Fonte: www.repubblica.it