Il gip di Milano ha scarcerato Zulfiqar Amjad, il 24enne pakistano fermato due giorni fa nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dda di Bari. Il giovane non era accusato di terrorismo ma di favoreggiamento di immigrazione clandestina e, stando a quanto si e’ appreso, nel provvedimento il gip Manuela Accurso Tegano, non ha convalidato il fermo rigettando la richiesta di custodia in carcere perche’ non sussistono le esigenze cautelari a carico di Amjad. La Procura di Milano aveva chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere. Resta al momento in carcere Gulistan Ahmadzai, 29enne afghano, anche lui accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il legale di Hakim Nasiri, Adriano Pallesca, all’uscita della carcere, avvicinato dai giornalisti ha dichiarato che il suo assistito, che si proclama innocente “ha pianto, ha pianto tanto durante il colloquio e ha sottolineato che in Afghanistan era vessato e perseguitato dai talebani, per cui non vede il motivo di compiere atti terroristici qua, nel Paese che lo ospita”. Per il legale del giovane la foto che lo ritrae mentre imbraccia un fucile mitragliatore M16, trovata dagli investigatori nella memoria del suo smartphone, “sembrerebbe scattata durante un periodo di permanenza del giovane in Inghilterra, e che quello fosse semplicemente un giocattolo. Un gioco di cattivo gusto, ma semplicemente un gioco”. I filmati, sempre trovati dagli investigatori nel telefonino di Hakim Nasiri, sarebbero per il legale dell’afghano ‘dei video che semplicemente ritraggono dei momenti di svago con dei connazionali, nulla di particolare. Hakim Nasiri, accusato di terrorismo internazionale, era domiciliato presso il Cara di Bari-Palese, con lo status di protezione sussidiaria, riconosciuto il 5 maggio 2016. Ascoltato dal gip anche l’altro fermato, il 29enne afghano Gulistan Ahmadzai, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che era domiciliato a ‘Borgo Liberta” a Cerignola (Fg), con lo status di protezione umanitaria riconosciuto nel settembre 2011. Secondo le indagini della Dda di Bari, tre dei cinque stranieri colpiti da provvedimenti restrittivi farebbero parte di una associazione per delinquere con “finalita’ di terrorismo internazionale, in Italia e all’estero, realizzando anche in Italia (oltre che in Francia, in Belgio) un’associazione criminale, costituente articolazione o comunque una rete di sostegno logistico di una organizzazione eversiva sovranazionale di matrice confessionale, funzionalmente collegata all’organizzazione terroristica internazionale denominata Isis, all’emirato Islamico dell’Afghanistan e di Al Qaeda”. Gli altri due rispondono di favoreggiamento della immigrazione clandestina. (AGI)