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Toni a Dortmund

{mosimage}Il sito del Borussia annuncia l'acquisto dell'azzurro, ma è uno scherzo di un mago del computer che si è introdotto nel server del sito. il d.g. Zorc: "Per pagare Luca dovremmo svaligiare la Banca d'Inghilterra"

 

MILANO – Luca Toni al Borussia Dortmund, è ufficiale. Non manca proprio nulla: la foto dell’attaccante con la nuova maglia gialla, il curriculum che fa da sfondo alla home page del sito della società e i giochi sono fatti. La notizia del trasferimento del bomber azzurro sbuca così, all’improvviso, e lascia attoniti. In realtà, però, la squadra di Dortmund non ha fatto assolutamente nulla per strappare Toni al Bayern perché il giocatore resterà alla corte di Van Gaal senz’ombra di dubbio.

hacker al lavoro — E allora che è successo sul sito? L’inaspettato colpo di mercato è stato semplicemente opera della mente ingegnosa un hacker che si è introdotto nel server del sito del Borussia ed è riuscito a movimentare la vita della Bundesliga con una news bufala che dopo poco è stata accuratamente rimossa. La reazione del direttore generale di casa Michael Zorc è stata del tutto eloquente. Una bella risata, a smentire un nuovo arrivo che a Dortmund avrebbero sicuramente gradito ma che non sarebbe rientrato mai e poi mai nelle possibilità economiche del club: “Per pagare Luca Toni dovremmo svaligiare la Banca d’Inghilterra…” ha commentato Zorc. Intanto, sbirciando qua e là su internet, non si risparmiano ipotesi velenose che l’autore della burla possa essere un tifoso insoddisfatto del Bayern che ha pensato bene di spedire Toni lontano da Monaco.

precedente — Non è la prima volta che un maghetto del computer si diverte a creare scompiglio in rete. Poco tempo fa era accaduto un episodio simile a Kuranyi, cacciato virtualmente dallo Schalke a sua insaputa “Volevo prenotare già le vacanze – aveva raccontato con sarcasmo – Scherzi a parte, mentre cenavo con mia moglie Vicky avevo lasciato il cellulare senza suoneria e mi sono meravigliato di tutte le chiamate ricevute. Un amico mi ha contattato e mi ha spiegato che stava circolando una notizia falsa. Sono abituato al fatto che il mio nome venga utilizzato per queste cose”.

 

 

Fonte: www.gazzetta.it