L’esperienza politica
Chi crede che sia un outsider della politica sbaglia di grosso: da indipendente, Rossi-Doria ha ricoperto la carica di sottosegretario all’Istruzione del Governo Monti dal 2011 al 2013; ed è stato poi riconfermato allo stesso incarico dal 2 maggio 2013 al 22 febbraio 2014, nel Governo Letta. Non solo: il 28 luglio 2015 è stato nominato dal sindaco di Roma Ignazio Marino, nel terzo rimpasto dopo lo scandalo Mafia Capitale, come nuovo assessore all’Istruzione, alla formazione professionale e alle politiche per le periferie di Roma Capitale. Mentre qualche anno prima, in occasione delle elezioni amministrative del 2006, si era candidato a sindaco di Napoli per il movimento “Decidiamo insieme”.
“Di mestiere faccio il maestro”
Nato a Napoli nel 1954, figlio del senatore, economista e accademico Manlio Rossi-Doria, il probabile ministro dell’Istruzione è soprattutto un insegnante delle periferie, uno che, per dirla con le parole del titolo di un suo libro, “di mestiere fa il maestro”.
Le periferie ‘sedute’ tra i banchi
Nel 1975 Marco Rossi-Doria vince il concorso magistrale, da quel momento e per i successivi 41 anni di carriera, il suo scopo sarà quello di istruire i bambini delle aree più disagiate. A iniziare dal quartiere di Primavalle, a Roma, e poi quello di Torre Annunziata, a Napoli, dove resterà per qualche anno, se si esclude il periodo in cui insegna alla Scuola Montessori di Richmond (California, USA). Nel 1987 vince il concorso per le scuole italiane all’estero. Insegna in Kenya dal 1987 al 1990, dove collabora con le ONG che lavorano con i ragazzi del settore manifatturiero informale Jua Kali. Poi il lavoro alla scuola elementare statale di Parigi, dal 1990 al 1993.
Nel 1994 torna a Napoli dove, oltre a dedicarsi all’insegnamento, partecipa al lavoro di strada con bambini e adolescenti dell’Associazione Quartieri Spagnoli. Si tratta di progetti per il doposcuola, laboratori creativi, costruzione di una rete integrata nella prospettiva dello sviluppo locale partecipativo, avvio di percorsi scuola-lavoro.
Rossi-Doria “primo maestro di strada”
Sempre nel 1994 l’allora ministro Luigi Berlinguer lo nomina ‘primo maestro di strada d’Italia’. L’esperienza lo spingerà a cofondare insieme a Cesare Moreno, Carla Melazzini e altri – il progetto Chance: una scuola pubblica di ‘seconda occasione’ nei quartieri a forte rischio sociale di Napoli per aiutare i ragazzi attraverso stage in botteghe artigianali e prime esperienze nel mondo del lavoro. Dal 2001 al 2007 Marco Rossi-Doria fonda e presiede la Onlus Maestri di strada per l’accompagnamento alla formazione e al lavoro di ragazzi e ragazze in difficoltà. Per i suoi progetti e il suo impegno, il maestro di strada riceve il premio Unicef Italia per l’infanzia nel 2000 e la Medaglia d’oro per la cultura, l’educazione e la scuola nel 2001 da parte del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
La ricetta di Rossi-Doria per ripartire
“Quando si ferma la scuola è una cosa seria”, scriveva Rossi-Doria nel maggio 2015 in un articolo su “la Stampa” e pubblicato sul suo blog, a seguito delle proteste del mondo della scuola contro i progetti di riforma del Governo Renzi. Dopo un’analisi sul motivo delle contestazioni studentesche e un riconoscimento di “un investimenti che si attendeva da anni” da parte del governo, il maestro osserva che “è venuta meno una indispensabile tessitura comune tra governo e chi fa scuola”. Da dove ripartire? “Da tre cose:
Immettere subito in ruolo i docenti precari accettando i passaggi concordati in Parlamento per riuscirci
Ricollocare il dirigente scolastico entro un sistema comunitario di decisioni e un sistema di coerenze per il quale si valutano e autovalutano ragazzi, scuole, docenti, dirigenti.
Ri-partire dai ragazzi, da come immaginano la scuola che li fa apprendere di più e meglio, scoprire comunità, imparare a fare e ad essere”.
Per Rossi-Doria “ricostruire il telaio comune, ritessere subito il dialogo sulle cose da fare è difficile ma possibile. Una buona politica può riuscirci”.(AGI)