La notte ha messo il ‘turbo’ a Hillary, verso il magico numero di 2.383 delegati necessari per la nomination ma Sanders non accenna a voler mollare e anzi, parlando davanti a 6.500 persone in West Virginia, si e’ appellato ai super delegati sottolineando come sia riuscito a conquistare piu’ voti dell’ex Segretario di stato tra gli indipendenti e i repubblicani. “Con il vostro aiuto torneremo a Filadelfia per la convention democratica con la maggioranza dei voti”, ha assicurato, parlando nella citta’ dove il partito dell’Asinello dovrebbe decretare la sua incoronazione. L’ex first lady ha rivolto a Sanders parole di apprezzamento, corteggiando i suoi sostenitori, e riservando gli attacchi solo al suo papabile rivale del Gop. “L’altro giorno Trump mi ha accusata di giocare la carta dell’essere donna. Ma se combattere per la salute delle donne, per i permessi familiari retribuiti e per equita’ nei salari significa giocare la carta di essere donna, allora ci sto'”. La replica del miliardario e’ arrivata pochi minuti dopo. Se Hillary “fosse un uomo – ha replicato il magnte del ‘real estate’- non arriverebbe al 5% dei voti”. La parola passa ora all’Indiana, dove i candidati si contenderanno 92 delegati democratici e 57 repubblicani.
La notte ha messo il turbo a Hillary verso il magico numero di 2.383 delegati necessari per la nomination ma Sanders non accenna a voler mollare e anzi, parlando davanti a 6.500 persone in West Virginia, si è appellato ai super delegati sottolineando come sia riuscito a conquistare più voti dell’ex Segretario di stato tra gli indipendenti e i repubblicani. “Con il vostro aiuto torneremo a Filadelfia per la convention democratica con la maggioranza dei voti”, ha assicurato Hillary parlando nella citta’ dove il partito dell’Asinello dovrebbe decretare la sua incoronazione.
L’ex first lady ha rivolto a Sanders parole di apprezzamento, corteggiando i suoi sostenitori, e riservando gli attacchi solo al suo papabile rivale Gop. “L’altro giorno Trump mi ha accusata di giocare la carta dell’essere donna – ha affermato Clinton – ma se combattere per la salute delle donne, per i permessi familiari retribuiti e per equita’ nei salari significa giocare la carta di essere donna, allora ci sto'”. La replica del miliardario è arrivata pochi minuti dopo. Se Hillary “fosse un uomo – ha rincarato il magnate del real estate – non arriverebbe al 5% dei voti”. La parola passa ora all’Indiana, dove i candidati si contenderanno 92 delegati democratici e 57 repubblicani. (AGI)