La futura squadra di Trump
Michael Flynn potrebbe, invece essere il consigliere per la sicurezza nazionale. All’ex generale il ruolo gli è stato offerto da Trump in base a quanto è stato fatto trapelare dal team di transizione nella serata di ieri.?
Chi è Michael Flynn
?Mitt Romney potrebbe essere il prossimo segretario di Stato e sostituire John Kerry alla guida della diplomazia. Donald Trump lo dovrebbe incontrare nel fine settimana. Il repubblicano moderato, 69 anni, ed ex governatore del Massachussets è stato battuto da Obama nelle presidenziali del 2012.
Jeff Sessions, senatore dell’Alabama, è ritenuto un altro autorevole candidato per un posto nella nuova amministrazione. Lasciando il quartier generale di Trump a New York ha detto: “Credo che Romney potrebbe fare bene, ma sarà Trump a prendere la decisione finale”.
Jared Kushner, genero del presidente eletto Donald Trump, vuole a tutti costi un ruolo nella nuova amministrazione e ha incaricato i suoi legali di studiarne la fattibilità senza violare la legge contro il nepotismo. Lo sostiene il New York Times, segnalando che un ruolo nella squadra di governo per il 35enne marito di Ivanka Trump è visto con favore anche del capo di gabinetto designato, Reince Priebus e dello stratega di Trump, il controverso Steve Bannon. Sempre secondo il Nyt, Kushner sarebbe convinto che gli basterebbe rinunciare allo stipendio e affidare i suoi affari ad un “blind trust” per non violare alcuna norma. A lui “piace giocare secondo le regole – ha detto alla Cnn Kellyanne Conway – e se anche non avrà un incarico di governo resterà un consigliere di riferimento per il presidente”.
Rivalità e veleni, lavoro in salita per Trump
Sul fronte democratico
Intanto sul fronte democratico, il giovane deputato dell’Ohio, Tim Ryan, 43 anni, ha deciso di sfidare l’anziana parlamentare italo-americana della California, Nancy Pelosi, per il ruolo di leader dell’opposizione in Congresso. Attualmente i democratici hanno il numero più basso di deputati dal 1929 e “lasciare tutto immutato nella leadership del nostro gruppo – ha detto Ryan – vorrebbe dire andare incontro a risultati ancora peggiori”. L’elezione del leader della minoranza e’ prevista per il prossimo 30 novembre e Pelosi e’ apparsa sicura della riconferma, ritenendo di avere il consenso di almeno i due terzi del gruppo parlamentare.
Briefing del Pentagono
Prenderanno il via oggi i briefing del Pentagono per informare il team di transizione del presidente eletto, Donald Trump, su tutti i temi che riguardano la difesa del Paese. Lo ha reso noto il portavoce del dipartimento della Difesa americano, Peter Cook. “I rappresentanti del team di transizione del presidente eletto hanno contattato il dipartimento per organizzare i briefing iniziali e il primo avverrà venerdì”, Cook ha anche confermato la piena disponibilità del ministero guidato da Ashton Carter a favorire “una transizione efficiente.
Cosa è il team di transizione
E’ il gruppo di persone che faciliterà il passaggio di consegne tra l’attuale amministrazione e quella futura che partirà ufficialmente il 20 gennaio. I gruppi di lavoro entrano in contatto con i dossier caldi del governo e vengonoinformati su tutto quello che succede dietro le facciate protocollari di Washington.
Trump e il ‘tour della vittoria’ negli Stati Uniti
Il tour “Grazie america” così il neo-eletto presidente degli Stati Uniti ha definito il viaggio che dopo la festa del Ringraziamento ha intenzione di fare negli negli Stati in cui ha vinto le elezioni dello scorso 8 novembre. “Stiamo lavorando a questo progetto, che si svolgerà nelle prossime due settimane”, ha detto George Gigicos, che lavora nella squadra di Trump. Il presidente eletto ha vinto in trenta Stati, tra cui alcuni che si sono rivelati decisivi come Florida, North Carolina, Ohio, Pennsylvania e Wisconsin.
L’incontro con il leader giapponese Shinzo Abe
Il colloquio a New York tra Donald Trump e Shinzo Abe è durato circa 90 minuti, “E’ stata una discussione molto franca”, ha riferito Abe precisando di non voler entrare nei dettagli perché si è trattato di una visita non ufficiale, dato che Trump non è ancora formalmente in carica. “E’ un leader di cui mi posso fidare”, ha detto Abe alla fine dell’incontro che ha definito “cordiale”. Il futuro presidente “ha dato rassicurazioni sull’impegno Usa nei confronti di Tokyo” e sul “rapporto di fiducia” che continuerà a legare i due Paesi. Durante la campagna elettorale, il repubblicano ha manifestato la sua intenzione di ritirare i soldati statunitensi dalla Corea del Sud e dal Giappone se non ci sarà un aumento significativo del contributo finanziario di questi Paesi; e ha anche criticato i trattati di libero commercio come l’Accordo Transpacifico (TTP), che gli Usa non hanno ancora ratificato. Quello con Abe è stato il primo incontro del presidente eletto con un leader straniero, suggellato da una stretta di mano finale immortalata dai fotografi. All’incontro hanno partecipato anche la figlia Ivanka e il genero Jared Kushner, rompendo il protocollo di Stato. Le foto in cui si vede il gruppo chiacchierare amabilmente in una opulenta sala della Trump Tower, a Manhattan, sono state diffuse dal governo giapponese e hanno subito fatto il giro del mondo.(AGI)