Tremonti: «Le intese attuali, scritte prima della globalizzazione, sono il prodotto di un mondo passato»
il ministro dell'economia aLL'EUROPARLAMENTO
«Un nuovo trattato europeo? E' un'ipotesi che si può prendere in considerazione»
Tremonti: «Le intese attuali, scritte prima della globalizzazione, sono il prodotto di un mondo passato»
MILANO – Di fronte alle emergenze bisogna pensare a scelte eccezionali. La definizione di un nuovo trattato europeo è «un'ipotesi da prendere in considerazione» sottolinea il ministro dell'Economia Giulio Tremonti in occasione del suo intervento su Trattato di Lisbona e solidarietà davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, rispondendo a una domanda sugli eventuali provvedimenti da prendere per rafforzare l'Unione. Rispondendo alle domande degli europarlamentari, Tremonti ha osservato che i trattati «sono stati scritti prima della globalizzazione, sono stati adattati, ma sono il prodotto di un mondo passato». La crisi, secondo il ministro, «può essere una ragione per pensare a una nuova e spero ancora più intensa convenzione cogliendo il momento». La visione politica e l'azione dell'Unione europea nell'ambito della crisi geopolitica, con particolare riferimento all'emergenza immigrazione, sono «drammaticamente insufficienti» ha aggiunto Tremonti . «La politica – ha detto il ministro dell'Economia – deve essere "politeia", comprensione dei sentimenti e della cultura dei popoli». A volte, ha proseguito, «quello che sembra lungimirante in realtà è miope e per questo dico che l'Europa è stata finora missing in action, anzi in non action, pur avendo un trattato la cui lettera è molto ampia e che offre una base di intervento». In seguito il ministro dell'Economia ha precisato meglio il suo pensiero, spiegando che nel rispondere alla domanda dell'europarlamentare inglese Daf che «auspicava più Europa e quindi una nuovo convenzione ho risposto che era una ipotesi da prendere in considerazione». Tremonti ha aggiunto che l'idea di dare vita a una nuova convenzione è «una prospettiva di rafforzamento » dell'Europa che è «esattamente l'opposto rispetto all'uscita dai trattati». Il ministro ha poi tenuto a confermare la sua «gratitudine» per l'attenzione con cui i parlamentari europei e gli altri presenti hanno seguito il suo intervento.
Fonte: Corriere
Fonte: Corriere