Non accenna a placarsi la bufera che ha coinvolto il produttore Harvey Weinstein. E mentre in Usa il regista Quentin Tarantino fa mea culpa per non aver fermato in tempo quello che si è scoperto essere un “molestatore seriale”, in Italia è caccia all’attrice nostrana che – celandosi dietro l’anonimato – ha dichiarato di essere stata molestata da Weinstein. Della donna, che vuole restare anonima per timore di ritorsione, si sa solo che ha 38 anni, è madre di tre figli e che è “molto conosciuta” nel nostro Paese.
La vittima italiana
L’attrice e modella italiana, riporta il Los Angeles Times, è stata ascoltata per più di due ore dalla polizia di Los Angeles che sta indagando sul caso Weinstein. Ha raccontato di essere stata abusata sessualmente dal produttore nel 2013 mentre si trovava in California per l’ottava edizione del “Los Angeles, Italia Film, Fashion and Art Festival”.
Allora era troppo spaventata per sporgere denuncia, riporta il Messaggero, ma ora si è decisa a farlo, spinta anche dalla figlia. “Mi costrinse a farlo entrare nella mia camera d’albergo dicendomi ‘non voglio fare sesso con te, voglio solo parlare”, ha raccontato al quotidiano. “Cominciò a fare domande, ma rapidamente divenne più aggressivo e richiedente e cominciò a insistere che mi spogliassi”. La donna ha raccontato che Weinstein, dopo averle ripetuto quanto fosse potente e averle suggerito di non ingaggiare una ‘guerra’ contro di lui, la afferrò “per i capelli e costrinse “a fare qualcosa che non volevo. Mi ha trascinata in bagno e violentata”.
Ambra e le altre 5
L’attrice è la sesta donna ad aver accusato formalmente il “re di Hollywood”. Quest’ultima denuncia è quella che deve spaventare maggiormente il produttore in quanto essendo i fati accaduti solo 4 anni fa, il reato non è ancora caduto in prescrizione, sostengono gli esperti. Prima dell’attrice anonima avevano sporto denuncia altre 5 donne, tra cui l’italo-filippina Ambra Battilana Guetierrez, che però aveva visto cadere l’accusa. Accanto alle sei accuse formali, decine di attrici di Hollywood – tra cui Angelina Jolie e Gwynett Paltrow – e l’italiana Asia Argento hanno detto di essere state molestate da Weinstein all’inizio della loro carriera.
Tarantino: “Sapevo ma non ho fatto abbastanza”
Il regista di “Kill Bill” e “Pulp Fiction”, Quentin Tarantino, si pente di non aver fatto abbastanza per fermare il produttore. Tutto quello che sapeva era che la sua ex fidanzata Mira Sorvino, era stata molestata prima che i due iniziassero una relazione. “Pensavo si fosse solo invaghito molto di Mira”. Quando giorni fa è scoppiato il caso, Tarantino non riusciva a crederci. E oggi, confida al New York Times, si rende conto che “sapevo abbastanza per fare di più di quello che ho fatto”. Le informazioni “a mia disposizione erano più di un normale gossip. Non erano di seconda mano”. Da quando lo scorso 5 ottobre Weinstein si è ritrovato su tutti i giornali, il cineasta ha provato a chiamarlo, senza risultati. (agi)