Una lettera della Presidenza della Camera sanziona il suo comportamento. Il ministro: «Risponderò con rispetto»
ROMA – L'Ufficio di presidenza della Camera ha approvato, a maggioranza, la proposta del collegio dei questori di sanzionare il comportamento del ministro Ignazio La Russa, nel corso della bagarre in Aula la scorsa settimana, con una lettera di censura. La lettera sarà inviata, per conoscenza, anche al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «ATTO DI CODARDIA» - Un provvedimento che viene giudicato insufficiente da parte di molti esponenti dell'opposizione. Per il capogruppo dell'Idv, Massimo Donadi, «la sanzione irrisoria comminata a La Russa è un vero e proprio atto di codardia da parte dell`ufficio di presidenza» che in qualche modo sancisce che «i ministri sono liberi di offendere le istituzioni». «Il ministro La Russa avrebbe dovuto avere, come membro della Camera, oltre che del governo, l'interdizione almeno dalla partecipazione al voto sul provvedimento. Siamo peraltro in assenza di scuse…» ha invece commentato Rosy Bindi, esponente del Pd e vicepresidente della Camera. Per la Bindi la censura è «troppo poco», «è una sanzione che è stata applicata per fatti molto meno gravi: ricordo – ha insistito – che il deputato Evangelisti (Idv) è stato sospeso per quindici giorni solo perchè aveva fatto dei gesti. Qui siamo in presenza di un ministro che ha offeso e provocato l'aula, ha offeso il capogruppo del principale partito di opposizione, ha offeso la presidenza…».