Con una decisione asolutamente inedita, Papa Francesco ha deciso di assumere direttamente “ad tempus” la responsabilita’ della sezione per la pastorale dei migranti del nuovo dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale costituito con il motu proprio pubblicato oggi. Non era mai successo che la sezione di un dicastero fosse diretta personalmente da un Papa, anche se fino alla Riforma di Paolo VI il Papa poteva guidare direttamente alcuni dicasteri, in particolare la Segretria di Stato con Pio XII e quello dei vescovi e delle cause dei santi, che furono guidati da Giovanni XXIII e da PIo XII fino alla Riforma.
E sara’ competente anche per l’assistenza alle vittime delle catastrofi naturali il nuovo Dicastero vaticano. “Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale assume la sollecitudine della Santa Sede per quanto riguarda la giustizia e la pace, incluse le questioni relative alle migrazioni, la salute, le opere di carita’ e la cura del creato” si legge nel motu proprio.
L’istituzione è avvenuta su proposta del Consiglio dei 9 Cardinali. Nel nuovo Dicastero confluiranno, dal primo gennaio 2017, gli attuali seguenti Pontifici Consigli: il Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace, il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e il Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari. “In quella data – afferma una nota – questi quattro Dicasteri cesseranno dalle loro funzioni e verranno soppressi”. Francesco ha nominato Prefetto del nuovo Dicastero il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, originario del Ghana e attualmente presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
“Una sezione del nuovo Dicastero – afferma la nota che accompagna il motu proprio – esprime in maniera speciale la sollecitudine del Papa per i profughi ed i migranti. Infatti, non puo’ esserci oggi un servizio allo sviluppo umano integrale senza una particolare attenzione al fenomeno migratorio. Per questo tale sezione e’ posta ad tempus direttamente sotto la guida del Sommo Pontefice” .
Nello statuto del nuovo dicastero all’articolo IV si legge: “Una Sezione del Dicastero si occupa specificamente di quanto concerne i profughi e migranti. Questa sezione è posta ad tempus sotto la guida del Sommo Pontefice che la esercita nei modi che ritiene opportuni”. Il Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti e’ attualmente presieduto dal cardinale Antonio Maria Veglio’, che secondo quanto stabilito cessa dalle sue funzioni il 31 dicembre di quest’anno.
“In tutto il suo essere e il suo agire, la Chiesa – scrive Francesco nel documento istitutivo del nuovo dicastero – e’ chiamata a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo alla luce del Vangelo. Tale sviluppo si attua mediante la cura per i beni incommensurabili della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato. Il Successore dell’apostolo Pietro, nella Sua opera in favore dell’affermazione di tali valori, adatta continuamente gli organismi che collaborano con Lui, affinche’ possano meglio venire incontro alle esigenze degli uomini e delle donne che essi sono chiamati a servire”. “Pertanto – spiega il Papa – allo scopo di attuare la sollecitudine della Santa Sede nei suddetti ambiti, come pure in quelli che riguardano la salute e le opere di carita’, istituisco il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale”. (AGI)