Monsignor Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i migranti, interviene sui provvedimenti decisi dal governo francese. Gli esperti del Cedr preoccupati per "discorsi politici di natura discriminatoria"
CITTA' DEL VATICANO – I rom sono vittime di una sorta di nuovo "olocausto". Lo afferma l'arcivescono Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, che interviene sui rimpatri di comunità rom 1 decisi dal governo francese. Preoccupata anche la posizione del comitato per l'eliminazione delle discriminazioni razziali dell'Onu (Cerd) che ha invitato la Francia a "evitare" le espulsioni di massa.
I 18 esperti del Cedr che hanno esaminato la politica francese sui rom, sono "preoccupati" anche per i "discorsi politici di natura discriminatoria francesi" cui è corrisposto "un aumento di atti e manifestazioni di carattere razzista e xenofobo". "La nostra preoccupazione è che la rimozione o il ritorno dei rom sia stato effettuato su base collettiva invece che esaminando i singoli casi", afferma Pierre-Richard Prosper, un membro del comitato.
{mosimage}"Quando ci sono delle espulsioni, ci sono delle sofferenze – osserva monsignor Marchetto in un'intervista all'agenzia francofona I.Media – e io non posso certo rallegrarmi delle sofferenze di queste persone, in particolare quando si tratta di persone deboli e povere che sono perseguitate, che sono vittime anch'esse di un 'olocausto' e vivono sempre fuggendo da chi dà loro la caccia". Il prelato sottolinea anche che la Chiesa "non è né di destra né di sinistra, non è neanche al centro", e nel deplorare i provvedimenti presi da Parigi non intende "entrare nelle discussioni politiche", ma solo proporre il suo punto di vista in tema di "difesa dei diritti umani e della dignità delle persone".
"Quando si difendono i diritti umani, quando si parla di rispetto della dignità delle persone, in particolare di donne e bambini, non si fa della politica, ma della pastorale", dice l'arcivescovo riferendosi alle polemiche sorte in Francia anche in seguito all'appello all'accoglienza delle "legittime diversità umane" 2 lanciato domenica scorsa, in francese, da papa Benedetto XVI durante l'Angelus. Nell'intervista a I.Media, agenzia francofona specializzata in temi vaticani, monsignor Marchetto rileva che "la morale non riguarda solo le questioni della sessualità, dell'aborto o del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la morale riguarda l'uomo nella sua completezza". E aggiunge: "Noi non vogliamo entrare nelle discussioni politiche, ma siamo per la causa dell'uomo, e in particolare di coloro che, in un dato momento, soffrono di più e devono essere aiutati a superare le loro difficoltà".
Di fronte alla decisione del governo francese di procedere allo smantellamento dei campi e al rimpatrio di intere comunità rom, il segretario del Pontificio Consiglio ripete che le espulsioni non possono essere "collettive": "Bisogna stare attenti alle differenti situazioni e non si può colpevolizzare un'intera popolazione per violazioni di legge commesse da alcuni".
Fonte: www.repubblica.it