{mosimage}Parte domani tra Land art involontaria, il divo George Clooney, qualche polemica per la pre-apertura con il film di Greggio e, infine, con la benaugurante e benedicente presenza del ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan (l'anno scorso il suo predecessore Sandro Bondi fu il grande assente), questa 68/ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica con il direttore Marco Mueller a fine mandato (ma molti scommettono gia' sul suo rinnovo). Intanto la Land Art. Ovvero l'involontaria enorme opera d'arte (circa 200 metri per 100, ancora piu' grande dello scorso anno) composta dal buco, dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo palazzo del cinema, e che si estende davanti al Casino' verso la spiaggia. Un enorme telo geotermico, tenuto a terra da tanti bastoni di legno con sacchetti, che ricorda un'opera dell'artista americano di origine bulgara Christo noto per impacchettare monumenti (a Roma impacchetto' le mura Aureliane nel 1974).
Un cantiere, quello che si vede dalle suggestive finestre del terzo piano del Casino' davvero immenso composto da una buca profonda tre metri prima di venire bloccato a maggio dopo la scoperta che nascondeva una discarica di amianto. Da qui il blocco del progetto originario in attesa del nuovo progetto di una struttura piu' piccola, per ora, ancora da ideare. Sul fronte della polemica per la pre-apertura del film di Ezio Greggio, 'Box Office 3D', nella restaurata e prestigiosa Sala Grande, c'e' chi, tra gli addetti ai lavori, ha trovato la cosa a dir poco sconveniente. Ma Ezio Greggio e' stato oggi al Lido piu' che chiaro: ''Non ho bisogno di raccomandazioni, faro' sbellicare i critici''. E anche per quanto riguarda la produzione e' tutto nel segno della limpidezza: ''e' stata prodotto da me e Gugielmo Marchetti – ha detto Greggio -. Siamo due indipendenti''.
Mueller ai tg, butta acqua sul fuoco: con Greggio, spiega, c'e' solo una conoscenza antica nata da quando il conduttore di Striscia gli consegno' un Tapiro. Dare spazio a un lavoro del genere al Lido poi, sempre a detta del sinologo Mueller, e' piu' giusto. Non solo perche' e' il primo film in 3D italiano, ma anche una commedia, un genere che il festival ha gia' piu' volte rivalutato. Per quanto riguarda George Clooney sara' lui, gia' giunto a Venezia, ad aprire ufficialmente la competizione con Le Idi di Marzo, film da lui diretto e dove interpreta un candidato alle primarie in Ohio che viene coinvolto in uno scandalo politico insieme al suo addetto stampa Ryan Gosling.
Nel cast anche Philip Seymour Hoffman, Evan Rachel Wood e Marisa Tomei. La serata comunque domani avra' inizio alle 19 con madrina Vittoria Puccini. Ci sara' prima il benvenuto del Presidente della Biennale, Paolo Baratta, e del direttore Mueller e poi, nella sala grande per la proiezione del film di Clooney, il Presidente di giuria Darren Aronofsky insieme alla giuria al completo: il compositore, artista visivo e regista britannico David Byrne, il regista statunitense Todd Haynes, Monica Bellucci, Vincent Cassel, l'attore Reilly John C., la scrittrice Yasmina Reza , Christoph Waltz , John Woo . Per quanto riguarda le presenze istituzionali, oltre al ministro Galan, attesi Gianni Letta (sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri), Alfonso Quaranta (Presidente della Corte costituzionale), Riccardo Villari (Sottosegretario ai Beni Culturali). Al termine della proiezione del film di Clooney, la serata proseguira' sulla spiaggia dell'hotel Excelsior del Lido, con la cena per gli ospiti. Tra le portate: farfalla di mazzancolle e dadolata di mango; terrine di anatra e di oca; maccheroncini con guanciale e cipollotto fuso; tocchetti di pescatrice con pomodorini appassiti all'origano; tagliata di fassona al condimento balsamico e fantasia di dolcezze del pasticciere.
Fonte: Ansa