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Home > Veronesi, funerali laici a Milano sulle note di Beethoven

Veronesi, funerali laici a Milano sulle note di Beethoven

11 de novembro de 2016 - Por Comunità Italiana
Veronesi, funerali laici a Milano sulle note di Beethoven

122323835-bf17a234-d50d-4379-a529-e1bb4ce7ea06E’ iniziata, nella sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la cerimonia laica in ricordo di Umberto Veronesi. Il primo a intervenire è il ‘padrone di casa’, il sindaco Giuseppe Sala, seguito da Paolo Veronesi, Emma Bonino, Pier Giuseppe Pelicci, direttore ricerca dello Ieo, e le nipoti di Veronesi, Elena e Gaia. Il figlio Alberto, direttore d’orchestra, ha suonato il ‘Chiaro di Luna’ di Beethoven in apertura, poi ha accompagnato il soprano che ha intonato l’aria finale della Tosca. “Milano è profondamente scossa per questa perdita”, ha detto commosso il primo cittadino. Arrivate le corone della presidente della Camera Laura Boldrini e del presidente del Senato Pietro Grasso. Tra i presenti anche il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, e i due ex primi cittadini milanesi, Gabriele Albertini e Carlo Tognoli.

Quella di Veronesi, ha sostenuto Sala, è stata “una vita avvincente che ha avuto origini normali: ogni giorno 5 chilometri a piedi per andare a scuola. Ha raggiunto Milano, dove ha meritato la sua meta: diventare medico”. “Curare è solo una parte del mestiere, come hai insegnato tu, perché per guarire ci vuole una carezza: una vera rivoluzione etica”, ha detto, rivolto idealmente all’oncologo, ricordando la sua carriera di medico che credeva che “ancora prima della medicina contasse l’uomo”. “Un nuovo linguaggio sul malato” è stata la sua battaglia civile più grande secondo il sindaco. Sala ha ricordato la consapevezza di Veronesi di non poter incidere troppo in politica ma anche la determinatezza nella lotta per alcuni valori, come la dignità del fine vita. Il sindaco ha a tal proposito ricordato il rapporto dello scienziato col cardinale Carlo Maria Martini, altro grande milanese, quando i due si sono trovati d’accordo nell’affrontare “l’indicibile, affermando il diritto alla dignità”. Sala si è commosso a fine intervento ricordando il periodo della sua malattia: “Mi disse di non parlare di combattere contro la malattia perche’ la malattia e’ parte di noi. Ma si guarisce, si guarisce sempre”.

BONINO, COMPAGNO DELLE NOSTRE BATTAGLIE
Nel suo Emma Bonino ha ricordato lo slogan della battaglia di Luca Coscioni, “dal corpo del malato al cuore della politica”. “Tu ci credevi quando sei stato il solo al mio fianco in battaglie importanti come quella per l’aborto clandestino. E hai sofferto ancora di pù per la mancanza di libertà”, ha aggiunto, rivolta idealmente all’oncologo. “Sei stato compagno di tante battaglie radicali sia quella sulle unioni civili a quella sul tabu’ della dignità del fine vita, ricordando il dovere della libertà”, ha sostenuto citando anche la lotta per la legalizzazione delle droghe leggere. “Oggi molti amici non sono qua perche’ stanno lavorando per questa battaglia, tra faldoni e documenti, forse bisognerebbe modernizzare la democrazia in questo Paese partendo da queste cose. Ma noi la porteremo avanti lo stesso e la vinceremo”, ha continuato. Bonino ha ricordato anche l’impegno civile di Veronesi nella fondazione Science for peace, “un bellissimo progetto in cui la scienza è al servizio della democrazia”. “Abbiamo parlato di Europa, ergastolo e quest’anno è dedicata al grande problema del nostro tempo: i migranti e l’integrazione”, ha concluso annunciando che la prossima sessione del congresso mondiale per la ricerca scientifica organizzato insieme all’associazione Luca Coscioni per la prima volta in un paese arabo a Tunisi sarà dedicata proprio a Veronesi.(AGI)

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.