Comunità Italiana

Vita artificiale, il cardinal Bagnasco “Segno dell’intelligenza dell’uomo”

Il presidente della Cei commenta la notizia della nascita di un batterio col Dna sintetico. "Ogni scoperta va commisurata a etica". Reazioni dal mondo scientifico, il "papà" della pecora Dolly: "Importante passo avanti"

TORINO – La creazione della cellula artificiale "è un ulteriore segno della grande intelligenza dell'uomo". Così, a Torino, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, prima di entrare in Duomo per visitare la Sindone, insieme ai pellegrini della diocesi di Genova, ha commentato la notizia della nascita della prima vita artificiale 1.

{mosimage}"Non conosco i termini precisi della questione – ha spiegato il cardinale – ho letto solo i titoli sui giornali questa mattina, ma certamente se le cose stanno così questo è un ulteriore segno dell'intelligenza, dono di Dio per conoscere meglio il creato e poterlo meglio ordinare". E poi ha agginto: "D'altra parte l'intelligenza non è mai senza responsabilità, quindi ogni forma di intelligenza e ogni acquisizione scientifica deve sempre essere commisurata alla dimensione etica, che ha a cuore la dignità vera di ogni persona nella prospettiva del creato".

"È necessario saperne di più". La Santa Sede, per bocca del portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, riguardo all'annuncio della prima cellula artificiale costruita in laboratorio e capace di dividersi e moltiplicarsi come qualsiasi altra cellula vivente, si muove con cautela: "È necessario aspettare di saperne di più". E anche monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, sul risultato raggiunto negli Stati Uniti presso l'istituto del genetista Craig Venter, invita ad aspettare ulteriori notizie.

"Un importante passo in avanti". Il giorno dopo la notizia della prima vita artificiale, il professor Ian Wilmut, 'papà' della pecora Dolly commenta: "I ricercatori hanno dimostrato grande abilità tecnica con il loro lavoro per modificare un organismo, introducendo un intero genoma. Si tratta di un passo avanti interessante nella nostra capacità di allevare organismi con specifiche caratteristiche". Uno studio, quello sugli organismi con caratteristiche specifiche, che l'uomo sta portando avanti da molti anni, per trovare le soluzioni più utili ai suoi bisogni. "I lieviti sono stati modificati per renderli più idonei alla produzione di birra, vino o pane. Questa nuova ricerca potrebbe estendersi in campi che non possiamo ancora immaginare".

Critiche e perplessità. Il risultato ottenuto da Craig Venter ha suscitato critiche da parte di personalità come il professore britannico Tom Wakeford, direttore di etica e del Centro di ricerche biologiche dell'Università di Newcastle: "Cio che più spaventa, dal punto di vista etico – ha scritto sulle colonne dell'Independent – è l'interesse commerciale di Venter. Per lui l'innovazione avviene sotto l'egida del segreto commerciale e poi rivela il futuro al mondo e questo è profondamente antidemocratico e va contro l'apertura e la trasparenza che caratterizza la buona scienza". Non è nuova l'insofferenza del mondo scientifico per la strategia di Venter, che ammanta di segreto le proprie ricerche senza condividerle, prima di aver ottenuto il risultato, con la comunità scientifica internazionale. La segretezza che circonda il suo laboratorio di Rockville è leggendaria, e il luogo è perfino oscurato per il servizio Google street view, che fotografa a fini orientativi tutte le strade del mondo.

Molto tempo prima di vedere effetti pratici. Il significato più grande che ha la creazione della prima cellula sintetica ''è un significato più che altro filosofico, perché per le ricadute pratiche, se ce ne saranno,  bisognerà aspettare molto tempo''. Paolo Vezzoni, direttore del Reparto Genoma Umano dell'Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Milano, commenta la scoperta di Craig Venter. ''La produzione di farmaci che si è ipotizzata – ha detto Vezzoni – non è sicuramente immediata. Per quanto riguarda gli sviluppi futuri la scoperta apre una via in linea teorica: potrà aiutare nella manipolazione dei genomi, ma anche questa non è una cosa così immediata e la manipolazione di batteri per produrre farmaci c'era già''.

Fonte: www.repubblica.it